Il seminario internazionale ALIMENTAZIONE E IDENTITÀ NELLO SPAZIO LUSOFONO, XVI-XXI SECOLO riunirà presso il DISTU dell’Università della Tuscia il 6 novembre p.v. un gruppo nutrito di accademici e intellettuali italiani e portoghesi, che pretendono riflettere insieme su un elemento vitale e fortemente presente in entrambe le proprie culture: il cibo.
Promosso nell’ambito dei corsi di letteratura, lingua e traduzione dei paesi di espressione portoghese presso il Dipartimento di Studi Linguistico-letterari, Storico-filosofici e Giuridici, questo incontro ha un interesse che, a nostro avviso, va oltre l’ambito degli studi lusitanistici, anche se naturalmente gli comprende.
Non solo si tratta di un’opportunità di allargamento della formazione a livello linguistico, ma anche nell’ottica dello sviluppo delle capacità di traduzione e interpretariato va incontro ad una delle scelte professionali più ambite tra i nostri studenti: quella di addentrarsi nel mondo lavorativo attraverso le innumerevoli opportunità che gli crea lo studio di una lingua che rimane “di nicchia”, pur essendo attualmente la quinta lingua più parlata al mondo – nonché l'idioma ufficiale in Portogallo, Brasile, Angola, Capo Verde, Guinea Bissau, Mozambico, São Tomé e Príncipe e Timor Est.
Oltre a questo, come chiaramente ci illustra l’analisi delle statistiche del World Tourism Organization, in un mondo in cui i viaggiatori internazionali sono in costante aumento e in cui, di conseguenza, le politiche per lo sviluppo e la competitività turistica dei diversi paesi cercano di valorizzare nuovi approcci al territorio attraverso esperienze legate alla cultura locale, il turismo enogastronomico – uno dei vettori culturali principali di tali esperienze – guadagna sempre più importanza.
Veicolo di informazione culturale intorno alle questioni della gastronomia, il seminario internazionale ALIMENTAZIONE E IDENTITÀ NELLO SPAZIO LUSOFONO, XVI-XXI SECOLO pretende anche costituire un importante momento di formazione per futuri professionali dell’ambito del turismo e della ristorazione, nonché rafforzare un legame che si va stringendo sempre di più negli ultimi anni delle relazioni economiche e commerciali tra l’Italia, il Portogallo e i paesi di espressione portoghese.