Osservazioni e strumenti di meteorologia agraria e forestale dall’Unità d’Italia a oggi (Formazione)
Dove: Porta Futuro Lazio Online
Quando:
mercoledì 17/12/2025 dalle 15:00 alle 17:00
Non «v’è contrada che, per la sua giacitura e per la sua conformazione, meglio dell’Italia si presti ai diversi fini cui mira la meteorologia», essendo il paese «più atto ad osservare le feconde contraddizioni … di cielo e di clima». Definizione di gusto poetico ma rigorosa del clima della Penisola, la citazione che precede costituisce la premessa fondamentale della circolare con cui il Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, il 10 gennaio 1865, istituì il primo Servizio Meteorologico del Paese. All’indomani dell’Unità d’Italia, infatti, il senatore Luigi Torelli (1810–1887), traendo probabilmente ispirazione dai promettenti risultati operativi conseguiti dal Servizio meteorologico pontificio dell’astrofisico Angelo Secchi, si sforzò di imprimere all’attività meteorologica italiana un ordinamento istituzionale centralizzato volto all’attuazione di un indirizzo di coordinamento unitario. Ne conseguì la costituzione di un Ufficio di Meteorologia istituzionalmente identificato come il nucleo originario delle reti meteorologiche nazionali del CREA, i cui obiettivi fondamentali erano: la caratterizzazione meteo-climatica dell’intero territorio italiano; la formulazione di previsioni, specie all’approssimarsi di forti perturbazioni; la standardizzazione accurata delle metodologie di rilevamento e degli strumenti di misura. Il presente seminario mira soprattutto ad approfondire gli aspetti storico-scientifici legati alle principali norme tecniche di osservazione e alle caratteristiche di funzionamento degli strumenti di misura più originali ereditati dal CREA.
Il tutoraggio del webinar è affidato alla sede Porta Futuro Lazio Viterbo.
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