La presenza del lupo su Alpi e Appennini si fa sempre più consistente. Una bella notizia dal punto di vista ecologico, se consideriamo la quasi estinzione raggiunta dalla specie a causa della caccia nella prima metà del secolo scorso.
Di contro, l’aumento degli avvistamenti nelle vicinanze dei centri abitati e delle predazioni a danni degli allevamenti determinano lo sviluppo di timori e sentimenti avversi, alimentati dalla diffusione di fake news.
Notizie che forniscono della specie una immagine distorta, di un predatore che non si fa scrupoli ad attaccare il bestiame e volendo anche l’uomo, reintrodotto lungo la Penisola attraverso azioni segrete.
Una vera piaga mediatica, che gli esperti cercano di contrastare con una corretta divulgazione.
Nell’ambito del progetto europeo LIFE WolpAlps Eu è stato addirittura realizzato di recente un manuale, “Lupus in bufala”, per difendersi dalla disinformazione sul tema lupo.
Il prof. Andrea Amici, docente di faunistica presso il dipartimento DAFNE-UNITUS accompagnerà studenti e interessati nel mondo delle fandonie circolanti attorno al lupo, per comprendere quale sia la verità.