La creatività è un processo sociale, con persone che collaborano, condividono e costruiscono ciascuna sul lavoro dell’altra. Agire in modo flessibile e creativo fa parte dello spirito di iniziativa e imprenditorialità che i nuovi scenari rimarcano come una competenza chiave che può essere sviluppata in un contesto collaborativo in cui si ricerca, si sperimenta, si progetta e si lavora insieme. In una società in continua evoluzione, dove cambiano velocemente media e strumenti digitali, è sempre più necessario maturare competenze idonee per farli propri. La sperimentazione di materiali poveri con l’utilizzo del digitale si rivela un’occasione in più per comprendere il funzionamento della realtà circostante. Questo è un aspetto proprio del tinkering: più che una metodologia, un vero e proprio punto di vista per osservare il mondo. Tinkering letteralmente significa armeggiare e tale termine indicava gli stagnini che nell’Ottocento giravano di paese in paese per riparare le cose. Questo è il fulcro alla base del tinkering: non si buttano le cose, si smontano, si osservano per capirne il funzionamento e si utilizzano le componenti per inventare e costruire nuove idee, magari anche con l’uso di strumenti elettronici, coniugando digitale e modernità con cartone e mattoncini da costruzione. La creatività è lo step successivo all’immaginazione e nel tinkering, grazie all’esplorazione dei materiali, viene incoraggiata.