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Il pomeriggio sarà suddiviso in due momenti. La prima parte sarà finalizzata a presentare UmbrellaAutismo, la sua storia e le difficoltà riscontrate dall'impatto sul settore della pandemia e le figure professionali ricercate.

Verrà poi introdotto il progetto “Challenge”. Si vogliono ispirare quei giovani neolaureati che sentono di avere le carte in regola ma che non trovano una situazione in cui mostrare le proprie capacità. Per questo la challenge è rivolta a chi ha, prima di tutto, voglia di competere con sé stesso per capire se ha le carte in regola per inserirsi nel mondo del lavoro in questo ambito.

È una sfida con sé stessi. Non si tratta solo di mostrare le proprie capacità in azione, ma di avere la possibilità di sperimentarsi in un posto di lavoro concreto, con un tipo specifico di disabilità - l'autismo -, all’interno di una equipe. Un modo per verificare se la propria idea di lavoro in un centro clinico corrisponde alle proprie aspettative.

È un investimento sulla propria formazione: 4 mesi, 300 ore, per acquisire le prime competenze ed entrare a far parte della squadra. UmbrellaChallenge è un percorso di formazione a sbarramento: se non si supera una prova non si può accedere a quella successiva. Quindi, in potenza, chiunque partecipa alla challenge può arrivare al traguardo: una proposta di collaborazione!

Questa challenge vuole essere un’opportunità: impara il più possibile da un centro di eccellenza sull’autismo e, se scoprirai che questo è il lavoro per te, otterrai una collaborazione.

La seconda parte della giornata è, invece, dedicata alle eventuali domande e richieste dei partecipanti. I partecipanti potranno, quindi, rapportarsi direttamente con i responsabili dell'associazione.